Campo Imperatore
- girandolinda
- 15 giu 2021
- Tempo di lettura: 3 min
Campo Imperatore, in provincia dell'Aquila, è un vasto altopiano di origine glaciale facente parte del parco Nazionale d'Abruzzo e Monti della Laga e situato nel cuore del Massiccio del Gran Sasso.
Questa meta ha dell'incredibile sia d'inverno che d'estate, infatti è località ambita sia per le sue piste da sci che per i suoi numerosi percorsi trekking.
La cima dell'alto piano è raggiungibile sia in funivia che in automobile, però bisogna tener conto della stagione in cui si intende andare.
Noi la prima volta, abbiamo deciso di raggiungere la vetta in automobile, a metà Aprile, e la strada che porta fino su in cima, la ss 17 bis, era ancora chiusa a causa della neve su carreggiata.
Quindi ci siamo accontentati di percorrere il tratto di strada aperto (circa un terzo del percorso) assaporando già i paesaggi carsici tipici dell'Abruzzo.
Qui ogni scorcio è buono per delle ottime foto, ma soprattutto potrete lasciare l'auto ai bordi della strada (dove possibile) e godervi una passeggiata tra le vallate scorgendo magari anche qualche animale.
La seconda volta, verso l'inizio di Maggio, ormai la strada era totalmente sgombera di neve e siamo potuti salire fino su in cima.
Se anche voi volete andare in un periodo di mezza stagione, vi consigliamo di monitorare i siti informativi dell'area con a disposizione anche webcam, in modo da poter capire se le strade sono agibili.
In alternativa, potrete sempre salire usufruendo della funivia del Gran Sasso che troverete nella località di Fonte Cerreto.

Quando finalmente abbiamo varcato il tratto di strada che la volta precedente era chiuso, ci siamo resi conto di come poco a poco il paesaggio stava cambiando: divenendo sempre più maestoso e mistico.
Ebbene si! Campo Imperatore spesso è stato rinominato il Piccolo Tibet: queste immense vallate verdi piene di rispettoso silenzio, sormontate da altissime cime rocciose con quasi assenza di alberi, sembrano trasportarci fuori dalla nostra amata Italia.
Oltre a ricordarci il Tibet, alcuni scorci ci fanno tornare alla mente i scenari dei mitici parchi americani.
Qui, ovunque voi lascerete scorrere gli occhi, vi renderete conto di quanto sia pazzesco ed emozionante l'impatto scenico.
Tra l'altro, vista proprio l'epicità dell'altopiano, il cinema ha fatto di questi luoghi un vero e proprio set in svariate pellicole, tra le più famose ricordiamo quelle con Bud Spencer e Terence Hill in "Lo Chiamavano Trinità" e "Continuavano a Chiamarlo Trinità".
La bellezza di queste strade è che sono percorribili con gran piacere, senza eccessivi dislivelli o curve, in modo da poter godere fino a fondo della magnifica vista circostante, facendovi vivere così un magnifico viaggio on the road.
Tra l'altro, se avete un moto, questa è la meta adatta a voi.
Lungo il tragitto, oltre a poter sostare dove potete e far magnifiche foto, vi consigliamo una visita al Laghetto Pietranzoni.
Si trova proprio a pochi passi dal bordo della strada, infatti lo potrete scorgere senza problema già dall'auto.
Questo laghetto è di una bellezza unica: piccolo e poco profondo, con le sue acque distese fa da specchio al magnifico Massiccio del Gran Sasso.
Noi abbiamo trascorso qui molto tempo a far foto, ma se potete, ovviamente, vi consigliamo di venirci al tramonto o all'alba dove i colori ambrati fanno divenire tutto ancora più surreale.
Tornati in auto e continuando la salita, manca ormai poco per raggiungere la vetta dell'altopiano.
Nell'ultimo tratto, tra l'altro, abbiamo trovato ancora muri di neve ai bordi della strada.
Arrivati in cima la vista da qui è favolosa, e da questo punto potrete cominciare la maggior parte dei tracciati trekking.

Oltre la vista mozzafiato, ci ha colti di sorpresa un bellissimo fenomeno: la fioritura dello zafferano.
Avevamo già notato qualche fiore lungo i bordi della strada, ma non credevamo di trovare un interno campo fiorito una volta arrivati in cima.

Il contrasto dei colori che ci ha accolti è stato davvero pazzesco, il tutto incorniciato dai monti della Laga sullo sfondo ed un silenzio che era interrotto solo dai sibili del forte vento.
In questo luogo dove reale e surreale si fondono, regalandovi un viaggio ai confini del mondo, vi abbiamo lasciato il cuore; quindi non possiamo far altro che consigliarvi più di una visita in questo luogo magico augurandovi di tornare in tutte le stagioni.
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