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Abbazia di Casamari


in primo piano strada lastricata che porta all'ingresso dell'Abbazia di Casamari in stile gotico con scalinata ed archi sullo sfondo

L'Abbazia di Casamari si trova a Veroli, in provincia di Frosinone ed è uno dei monumenti più importanti ed antichi dell'arte gotica cistercense d'Italia.


Fondata dai monaci benedettini nel 1035 d.C. si trova nel territorio di Veroli, dove in epoca romana, sorgeva l'antica città di Cereatea Marianae, luogo di culto della dea Cerere.


Il nome Casamari, in latino vuol dire "Casa di Mario", infatti qui ebbe i natali il condottiero romano Caio Mario.


Incastonata tra i bellissimi boschi della ciociaria, non potevamo assolutamente perdercela, perché, oltre all'architettura dell'abbazia, questo luogo è avvolto da un'aura mistica che regala il chiostro ed i luoghi adibiti alla vita dei monaci che sono in parte visitabili.



Come raggiungere


L'abbazia di Casamari si trova sulla via Maria, a 9 km dal centro di Veroli.

È facilmente raggiungibile dall'autostrada Frosinone-Sora.


Proprio di fronte all'ingresso dell'abbazia troverete uno spiazzale dove potrete lasciare l'automobile gratuitamente.


In alternativa potete raggiungere l'abbazia con i mezzi pubblici: dalla stazione Anagnina di Roma troverete i cotral in direzione Sora o Isola Liri, che fermano proprio davanti l'ingresso dell'abbazia.



La visita


L'ingresso all'abbazia è gratuito e vi si accede attraversando un porticato che già fa trasparire lo stile gotico della struttura.



Come prima tappa ci dirigiamo subito all'interno dell'abbazia.

Appena varcato l'ingresso, la semplicità della struttura risalterà ai vostri occhi.



L'abbazia presenta tre navate, costruite in pietra chiara color ocra.

L'architettura è quella tipica francese Borgognana, minimale quasi austera, che rispecchia così lo stile di vita dei monaci circestensi.


Una cosa che ci ha stupito molto sono le finestre: invece delle classiche vetrate, vi sono delle sottili lastre di alabastro.

La luce calda e dai colori ambrati che vi penetra, saprà avvolgervi e farvi sentire liberi di rimanere a contemplare gli interni per ore.


Dettaglio delle finestre e rosone con copertura in alabastro, soffitto a capriata

Differente e con stile sfarzoso, invece, è l'altare che venne donato da Clemente XI nel 1711: costruito in marmi policromi presenta una struttura a baldacchino con quattro colonne a volta e una lanterna.



Conclusa la visita all'abbazia, uscendo ci siamo diretti verso sinistra per visitare una zona imperdibile dell'Abbazia di Casamari: il chiostro ed alcune delle stanze visitabili dove vivono i monaci.


Il primo spettacolo è stato questo: un giardino ed una bellissima scalinata che portano dritto al chiostro.



Una volta salite le scale ed attraversato l'arco si entra all'interno del chiostro. Qui siamo rimasti davvero senza parole per la bellezza ed il silenzio che pervadono gli ambienti.



Imperdibile è la sala della mensa dove si era concluso da poco il pranzo dei monaci, infatti, oltre a scorgere ancora qualche tovaglietta sulle lunghe tavole, abbiamo potuto sentire un magnifico odore di cibo.


Mensa dei monaci: all'interno di una sala con colonne e grandi capriate al soffitto, pavimento a spina di pesce mattonato e lunghe tavole di legno scuro

La sala del Capitolo è una delle più importanti dopo l'Abbazia: è un vero e proprio gioiello dell'arte gotica-circestense.


Primo piano colonne e soffitto con archi a capriata, sullo sfondo vetrate policrome rappresentanti santi

Le vetrate che illuminano questa sala creano dei riflessi da lasciare senza fiato.

Sono rappresentati: S. Bernardo, S. Benedetto e S. Roberto.




Uscendo dal chiostro e tornando nella parte dei giardini non abbiamo potuto fare a meno che notare i bellissimi orti che i monaci curano minuziosamente.




Info utili


I monaci celebrano tutti i giorni la loro liturgia in canto gregoriano, quindi per assistere, è consigliabile consultare il sito ufficiale dell'abbazia per gli orari.


La visita all'abbazia e gli altri ambienti sono sempre gratuiti.



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1 Comment


anna aloidi
anna aloidi
Oct 09, 2021

Salve, la sequo da tempo e noto che le sue descrizioni dei posti visitati sono molto chiare e dettagliate suscitando il lettore di visitarle. Ottime anche le foto, si nota un occhio attento ai particolari, sicuramente è frutto di una preparazione artistica.

Complimenti.

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