Bernina Express, da Tirano a Saint Moritz
- girandolinda
- 11 gen 2021
- Tempo di lettura: 5 min
Aggiornamento: 30 mag 2021
Il viaggio sul magico trenino rosso, decretato dall'Unesco patrimonio mondiale dell'umanità, era un sogno che covavamo da tempo, così, appena ne abbiamo avuto la possibilità, abbiamo preso il treno da Roma e ci siamo diretti a Tirano (Lombardia).
Tirano è una graziosa cittadina della zona della Valtellina, ed oltre ad essere famosa per la sua stazione che porta dritta in Svizzera, ha numerose cose interessanti da vedere.
Noi infatti appena arrivati, all'ora di pranzo circa, ci siamo goduti il resto della giornata alla scoperta delle bellezze di questo luogo.
Abbiamo cominciato il giro visitando il Santuario della Madonna di Tirano, che oltre ad essere di una bellezza unica, è anche uno dei monumenti più importanti della Valtellina, proprio per la sua valenza religiosa.
Infatti, il santuario venne eretto qui a seguito dell'apparizione della Vergine, ma soprattutto, ricopre un ruolo importante durante la cacciata dei Grigioni Svizzeri protestanti che oppressero i cristiani valtellinesi per tanto tempo, e dopo diverse battaglie si narra che la statua di San Giorgio situata sulla cupola, con la sua spada infuocata, si voltò e la puntò proprio verso gli oppressori.
I suoi interni sono maestosi ed elementi di grande importanza sono l'organo, l'altare e i numerosi dettagli che ricoprono interamente gli interni.
Appena usciti fuori dalla chiesa e continuando di pochi passi, abbiamo avuto la fortuna di veder già passare il fantastico trenino rosso. Si, proprio perché i suoi binari attraversano l'interno del paese ed è facile poterlo osservare in movimento.

Continuando il nostro giro perlustrativo ci siamo diretti verso la Porta Poschiavina che, con il suo ponte, attraversa l'Adda che qui ha ancora un letto che sembra ricordare i fiumi di montagna, ed è la porta d'ingresso per il centro storico.
Questa parte del paese è davvero bellissima, con le sue costruzioni d'epoca in pietra e le vie in ciottoli. Perdetevi tra le sue stradine e non ve ne pentirete, con scorci davvero interessanti e tutti da fotografare.
Se decidete di rimanere in questa zona aspettando la sera, vi consigliamo assolutamente due posti dove poter mangiare i tipici Pizzoccheri Valtellinesi e non solo.
Il primo è Vineria Tirano che con i suoi interni tipici vi trasporterà in un'atmosfera di altri tempi; il secondo è Trattoria Valtellinese che con la loro cortesia e la bontà dei piatti vi farà rimanere solo che soddisfatti.
I pizzoccheri sono un tipico piatto rustico con pasta di grano saraceno (quindi gluten free) e condito con verza, burro e patate, ed è una vera delizia che saprà scaldarvi e darvi tutte le energie necessarie durante il vostro viaggio.
Ormai fatta ora di andare a dormire, ci siamo diretti vero il nostro alloggio: l'Albergo Meublé Stelvio B&B, ottimo punto d'appoggio per la nostra gita e con una bellissima vista sul lungo Adda.
L'indomani mattina, sveglia presto e ci dirigiamo verso la stazione di Tirano che si trova proprio in pieno centro.
I biglietti per il Bernina Express potete comprarli sul posto, oppure prenotarli online attraverso il sito dedicato (opzione che vi consigliamo, perché i posti tendono ad esaurirsi ad una velocità incredibile, soprattutto in certe stagioni).
La tratta che vi consigliamo è quella completa che va da Tirano a Saint Moritz, ma durante il viaggio, vi sono numerose fermate del treno in cui potrete scendere ed esplorare e prendere il treno successivo senza prezzo aggiuntivo.
Saliti sulla nostra carrozza, il treno parte spaccando il minuto e così cominciamo il viaggio.
Il percorso comincia in salita, attraversando qualche paesino e abbarbicandosi su qualche tornante creato da dei ponti fatti di mattoni.
Questo viadotto di nome Viadotto di Brusio, già in territorio svizzero, è una vera e propria opera di ingegneria, infatti, al tempo per far superare ad un treno una pendenza simile, era indispensabile la cremagliera, invece grazie a questo espediente, si riuscì a far scalare la montagna al treno senza problema.
Il paesaggio circostante è quello invernale con dei toni grigio-ocra, ma appena si comincia a prender quota, piccole spruzzate di neve cominciano a comparire sui lati delle rotaie.
Il freddo comincia a farsi sentire, infatti una delle prime fermate che è Miralago, troviamo le acque del lago Poschiavo completamente ricoperte di ghiaccio.
Più prendiamo quota e più il timido sole del mattino comincia a sbucare dietro le montagne ed affacciandosi comincia a riflettere sulla candida neve come fosse specchio.
Le fermate a cui potete scendere sono davvero tante, ma noi ne abbiamo scelte solo alcune per motivi di tempo.
Famose sono Ospizio Bernina, Alp Grum, Morteratsch e ovviamente la città di St. Moritz.
Qui sotto tutte le fermate.

Noi abbiamo scelto di goderci il viaggio intero fino a St. Morriz e fare qualche fermata al ritorno in modo da sfruttare il caldo sole invernale.
Appena scesi dal trenino siamo stati subito attratti dal lago che si trova a pochi passi dalla stazione e sotto la città, infatti da qui si gode di una bellissima vista sulle case ed alberghi che popolano questo famoso luogo.
La passeggiata sulle acque ghiacciate è davvero piacevole e sicura, tanto da poterci posizionare delle panchine.
Tutta la zona circostante il lago è molto viva e piena di attività, quindi merita davvero una passeggiata; come la merita anche il paese stesso che è raggiungibile tramite delle scale mobili se non volete salire a piedi le ripide vie.
Senza prolungarci oltre vogliamo parlarvi di una delle fermate che ci è piaciuta di più e vale la pena davvero di fare, cioè quella di Morteratsch.
Se scenderete qui, potrete intraprendere il tracciato che vi porterà al ghiacciaio del Morteratsch, tramite un percorso in pianura e adatto a tutti della durata di circa cinquanta minuti.
Durante la camminata troverete dei pannelli dove potrete scoprire la storia del ghiacciaio e del suo ritiro graduale dovuto all'inquinamento. Un percorso davvero bello, toccante e di gran consapevolezza
Tra l'altro, all'inizio della camminata troverete una brochure-storia adatti ai più piccolini, che li aiuterà a comprendere la storia del ghiacciaio con dei giochi interattivi osservando la natura circostante durante il percorso; ma anche per noi adulti, occhi aperti! Durante la camminata è facile avvistare tracce di animali autoctoni sulla candida neve.
Una volta arrivati alla fine del percorso vi ritroverete in una vallata con un lago ghiacciato (che noi non abbiamo potuto osservare perché ricoperto di neve fresca e quindi mimetizzato con il resto del paesaggio), ed una vista mozzafiato sul ghiacciaio.
Durante la nostra sosta, abbiamo potuto udire il rumore della neve che si stava sciogliendo e quindi creando dei rumori simili a delle valanghe ma in lontananza.
Probabilmente è normale questo fenomeno, dovuto al forte sole che era presente in quei giorni, ma tutto questo ci ha fatto rendere conto e comprendere ancora di più, ciò che avevamo letto durante il percorso.
Al ritorno, ci siamo goduti il viaggio sul trenino dal finestrino, elaborando che finalmente avevamo realizzato uno dei nostri più grandi sogni. Quindi ci guardavamo intorno estasiati, come se tutta quella neve e tutto quel candore non era mai abbastanza.
Questo viaggio è stato davvero pazzesco nella sua totalità e abbiamo avuto la possibilità di imparare davvero tantissime cose. Un viaggio che consigliamo vivamente in ogni stagione!
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